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22-23-24 maggio 2015 – Spiagge e Fondali puliti 2015, caccia ai rifiuti

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22, 23 e 24 maggio liberiamo le spiagge e i fondali dai loro peggiori nemici: rifiuti abbandonati e indifferenza. Abbiamo bisogno di volontari, sei dei nostri? 

Bottiglie di vetro, di plastica, lattine, buste, tappi, coperchi, bicchieri, stoviglie, contenitori, cotton fioc, filo e ami da pesca, mozziconi di sigaretta. La lista delle schifezze abbandonate che possono rovinarci il gusto di una bella passeggiata al mare è lunghissima. Un’aggressione continua e insopportabile ai danni dei paesaggi che amiamo di più, a cui è impossibile rimanere indifferenti. Cosa possiamo fare? Prenderci cura delle nostre belle spiagge e liberarle dai rifiuti con una azione volontaria di pulizia. Se saremo in tanti spazzeremo via insieme alla sporcizia l’ignoranza, l’incuria, l’indifferenza.

Partecipa alle iniziative di Spiagge e Fondali Puliti – Clean Up The Med  22, 23 e 24 maggio scegli la spiaggia di cui prenderti cura >>qui

#SchifidaspiaggiaValigie, scarpe, divani… sulla spiaggia si trova di tutto! Fotografa i rifiuti più insoliti che trovi pubblicali su instagram, twitter e facebook con l’hashtag #schifidaspiaggia. Pubblicheremo su questo sito gli scatti migliori

Nemico numero 1, la plastica
Un materiale che non muore mai. I rifiuti plastici vengono scambiati per cibo e ingeriti da mammiferi marini, tartarughe e uccelli, con ripercussioni gravi e spesso mortali. Le microparticelle di plastica originate dalla disgregazione dei rifiuti vengono ingerite da pesci e altri organismi marini e finiscono per contaminare la catena alimentare, arrivando dritti sulle nostre tavole.

scheda di adesione per Comuni, Enti, Circoli di Legambiente >>qui

Gli amici di Spiagge e Fondali Puliti

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28 aprile 2015 – Decima giornata mondiale delle vittime dell’amianto

Decima  Giornata Mondiale delle Vittime dell'amianto 28 Aprile 2015

                  Giornata della memoria, per non dimenticare quanto male ha prodotto e produce la terribile fibra d’asbesto. Per noi, in realtà, la giornata della memoria è tutti i giorni. Perché ogni giorno abbiamo contezza di questo dramma che non ci permette di dimenticare quanta strada abbiamo ancora da fare per arginare ed eliminare il pericolo amianto e per vincere la “distrazione”, ancora viva in molti, sulla enorme pericolosità di questo minerale e sulla rischiosa presenza di siti, piccoli o grandi che siano, contaminati da amianto, specie se posti nei centri cittadini. E’ evidente il riferimento alla Fibronit di Bari, messa lì nel cuore della città ed ancora lontana dall’essere bonificata. E’ molto importante che venga sottolineato questo aspetto perché non si confonda la teoria con la realtà o, peggio ancora, non si confonda la percezione della realtà con la realtà vera e propria.

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Stop TTIP, fermiamo il trattato di liberalizzazione commerciale USA-UE

ttipslideIl 18 aprile il mondo si mobilita per contrastare il negoziato che in nome del profitto mette a rischio beni e servizi comuni

Il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) è un negoziato tra Unione europea e Stati Uniti per l’apertura della più grande area di libero scambio conosciuta. Condotto lontano dagli occhi indiscreti dell’opinione pubblica e dei parlamenti, porterebbe ad una messa in discussione di standard e normative ambientali e sociali, considerate troppo spesso come impedimenti tecnici al libero commercio.

Sotto attacco non sono soltanto servizi pubblici e beni comuni, a rischio di privatizzazioni e svendite selvagge, ma quegli standard come la sicurezza dei cibi, dell’ambiente, dei luoghi di lavoro, della chimica, gli stessi contratti di lavoro, rispetto ai quali Europa e Stati Uniti hanno idee e pratiche molto diverse, spacciando il tutto come una delle soluzioni più efficaci per uscire dalla crisi permettendo alle imprese europee di fare più affari negli Stati Uniti. Per fare un esempio, che ci coinvolge direttamente, se passeranno questi trattati non sarà più possibile per un paese come l’Italia mettere al bando del proprio territorio gli OGM, ma anche il made in Italy, dell’agroalimentare come del manifatturiero avanzato, non potrà più difendersi dalle falsificazioni.

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Legambiente aderisce alla campagna Stop TTIP

Partecipa alle iniziative nella tua città

Firma la petizione

BARI – via Sparano, piazza San Ferdinando
ore 11  flashmob Stop TTIP – “Smaschera il Trattato fantasma”
dalle 18.30 al LAP di Via De Rossi 9, con un momento di informazione e discussione, tra filmati, documenti, interventi.
Per info: https://www.facebook.com/events/1592509774330667/

 

 

Xylella, si punti anche sulle nuove sperimentazioni e ricerche

59935_1di GIOVANNI SECLI’, forum ambiente e salute (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il refrain ascoltato dai salentini xylettati è stato sempre l’eco di una campana a morto per i nostri ulivi, suonata da esperti e dirigenti regionali: «Non esiste cura al mondo per debellare il batterio Xylella»; pertanto rassegnarsi a convivere e a subire. Ma questo non vale in parte per tutti i batteri, solo contrastati negli effetti dai farmaci, ma con la prospettiva di rafforzare la resistenza dei primi e indebolire le risposte dell’org anismo? Tale convivenza, nostra e degli ulivi, con il batterio è resa meno critica grazie alle ricerche e sperimentazioni in atto, alcune avanzate e promettenti, ma di cui stranamente finora si è taciuto, da parte di chi ha solo cantato il de profundis per gli ulivi. Continua a leggere

Fotovoltaico nei condomini, “consentire lo scambio sul posto”

fotovoltaico_condominioDa Legambiente e Green building Council Italia tre proposte al nuovo ministro Delrio per la riqualificazione energetica e antisismica di edifici e quartieri

Giovedì 9 Aprile 2015
Questa mattina a Milano, nell’ambito di SolarExpo – The innovation cloud, si è tenuto il convegno “La deep renovation in Italia: proposte per la riqualificazione energetica di edifici e quartieri”, a cui sono intervenuti tra gli altri Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente e Gianni Silvestrini, presidente di Green building Council Italia.

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Xylella fastidiosa: il batterio killer degli olivi

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La sputacchina (Philaenus spumarius) è uno dei vettori identificati dell’infezione di Xylella.

Non esiste una cura per le piante attaccate dal killer che arriva dal Centro America. Ciò che si deve fare rischia di mettere in ginocchio la produzione di olio in Italia, ma a rischio è l’intera zona degli olivi del Mediterraneo. Ecco che cosa è e che cosa fa la Xylella.

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