di Eva Signorile
BARI – Una norma passata in sordina, che però rappresenta il colpo mortale agli ulivi monumentali pugliesi. Il 19 luglio scorso la Regione ha infatti approvato la legge n.19, dal titolo “Norme in materia di riordino degli organismi collegiali operanti a livello tecnico-amministrativo e consultivo e di semplificazione dei procedimenti amministrativi”. L’articolo 8, introdotto come emendamento, autorizza di fatto il via libera all’espianto generalizzato degli ulivi monumentali della nostra regione.
Se già le tanto discusse modifiche alla Legge di tutela degli ulivi del 2007, introdotte nello scorso mese di aprile avevano suscitato enormi polemiche, tanto da meritarsi il nome di “taglia ulivi”, l’articolo 8 ora assesta la mazzata finale al patrimonio di ulivi secolari che caratterizza la nostra regione.
Tale articolo si presenta come un intricato labirinto di richiami a commi e leggi precedenti, in cui spicca la frase: “le parole ‘approvati prima dell’entrata in vigore della presente legge’ sono soppresse”. Si fa riferimento alle modifiche introdotte nel mese di aprile, le quali estendevano le deroghe ai diritti di espianto degli ulivi monumentali, a quei piani “attuativi di strumenti urbanistici generali” che erano stati approvati prima del mese di giugno 2007.
Ora invece con la nuova legge vengono a cadere anche gli ultimi paletti e sarà possibile radere al suolo qualsiasi ulivo, a prescindere dalla data di approvazione dei lavori di costruzione.
Furibondi gli esponenti del WWF Puglia, per i quali l’articolo 8 rappresenta un attacco «contro la storia, la cultura e il paesaggio pugliese, rappresentato dagli esemplari di ulivo secolari». Leonardo Lorusso, consigliere dell’associazione ambientalista, fa inoltre notare che l’articolo non era presente nella bozza della norma ed è stato presentato come emendamento durante la seduta consigliare e questo ha quindi permesso che si saltasse tutta la fase di discussione all’interno della commissione di pertinenza, cioè quella ambientale. «Riteniamo che la Regione Puglia, negli ultimi tempi, stia operando un brusco ridimensionamento delle politiche di tutela ambientale», è la conclusione di Mauro Sasso, vicepresidente del WWF Puglia.
«Temo che ora non si pongano più limiti alla possibilità di espiantare gli ulivi per fare spazio alle costruzioni», è invece l’amaro commento di Gianfranco Algieri, presidente di Legambiente Area Metropolitana, per il quale l’articolo 8 mette a repentaglio «un patrimonio inestimabile della nostra Regione, uno degli ultimi baluardi naturali, che il mondo ci invidia, contro il consumo di suolo incontrollato per la cementificazione del nostro territorio».
Intanto dal WWF preannunciano battaglie “nelle sedi opportune”, per il ripristino della vecchia norma di tutela degli ulivi monumentali. Staremo a vedere.
Scritto da Eva Signorile giovedì 12 settembre 2013