Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane lascia Bari

Bari, 11 Marzo 2013                                                  Comunicato stampa

Treno  Verde di  Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane lascia  Bari
Presentato  questa mattina il bilancio finale della tappa:
inquinamento  atmosferico entro i limiti, decibel di poco oltre la norma di  notte

Legambiente: “Ancora manca il piano di zonizzazione  acustica, il progetto ultimato del filobus stenta a partire, alcuni indicatori  ambientali ancora insufficienti: Bari non supera l’esame della smart  city”

Circa 2.000  presenze a bordo tra cittadini e studenti che hanno partecipato agli incontri e  visitato le mostre

Inquinamento entro i limiti di  legge, rumorosità di poco al di sopra dei valori consentiti, mancanza del piano  di zonizzazione acustica, troppo poco verde fruibile, una infrastruttura  completata per il filobus che ancora stenta a partire. Questo è il bilancio del  viaggio a Bari del Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane, la  campagna realizzata con la partecipazione Ministero dell’Ambiente e della Tutela  del Mare per stimolare l’innovazione delle città italiane. Da venticinque anni,  infatti, il convoglio ambientalista percorre lo Stivale per monitorare la  qualità dell’aria e i livelli dell’acustica delle città, promuovere il trasporto  pubblico, nuovi stili di vita, le fonti rinnovabili e l’efficienza  energetica.

Circa 2.000 le presenze a bordo  in questo fine settimana che ha visto studenti di tutte le età e cittadini  partecipare alle mostre interattive e ai dibattiti sulle prospettive per la  città di Bari che si sono tenuti a bordo del Treno Verde. La città smart è il tema di questa  edizione della campagna, tra mobilità, stili di vita e abitare moderni e  innovativi.

Il bilancio della tappa barese,  prima del viaggio ambientalista, è stato presentato questa mattina da Francesco Tarantini, Presidente di  Legambiente Puglia; Luca Ricciardi, Responsabile Laboratorio  Qualità dell’Aria di Italcertifer; Maria Maugeri, Assessore  all’Ambiente del Comune di Bari; Giorgio Assennato, Direttore  Generale ARPA Puglia e Raffaele De  Berti, direttore finanziario Renovo Bioenergy, partner del Treno Verde  2013.

Il monitoraggio scientifico delle  polveri sottili e dei rumori cittadini è stato affidato al Laboratorio mobile Qualità dell’Aria di  Italcertifer che ha sostato tra Largo 2 Giugno – Viale della Resistenza per  72 ore consecutive dall’8 al 10 marzo.

Secondo quanto emerso dalle  analisi del laboratorio mobile nei tre giorni di campionamento, i valori delle  polveri sottili, altamente dannose per la salute dell’uomo, non hanno mai  superato il limite giornaliero di 50μ g/m3 come previsto dal D.lgs 155 del 2010  e s.m.i. Le medie registrate sono state di 22μg/m3 per il primo giorno, 19μg/m3 nel secondo e 23μg/m3 nel terzo. Valori che restano  quindi al di sotto dei parametri di legge. Sotto controllo anche i valori  relativi a benzene, biossido di zolfo, monossido di azoto, monossido di carbonio  e ozono.

“Questi risultati non devono far  abbassare la guardia sul tema dell’inquinamento in città – commenta Francesco Tarantini, presidente di  Legambiente Puglia -. La realizzazione del Park & Ride, dei  cicloparcheggi, i parcheggi di interscambio hanno già avviato un percorso di  cambiamento della mobilità urbana dimostrando che c’è un impegno per il  miglioramento ambientale del capoluogo ma restano ancora delle problematiche da  affrontare e risolvere in tempi brevi. Ci auguriamo di vedere presto l’avvio del  servizio di filobus che permetterebbe l’alleggerimento del traffico cittadino,  continuando così la strada intrapresa per offrire una mobilità intermodale e  sostenibile a questa città, anche attraverso la sostituzione dei bus navetta con  mezzi più compatibili. Servono, inoltre, ulteriori interventi strutturali come  l’aumento delle zone a traffico limitato e l’ampliamento dell’estensione delle  piste ciclabili per garantire maggiore sicurezza e agevolazioni alle bici, un  mezzo sempre più utilizzato dai cittadini e promosso anche dall’amministrazione.  Infine, torniamo ancora una volta a chiedere all’amministrazione la definizione  del piano di zonizzazione acustica per la città che possa tutelare la  cittadinanza dall’inquinamento acustico, problema troppo spesso  sottovalutato”.
Non è solo il perfezionamento del  sistema di mobilità a non permettere a Bari di essere una città smart. Ancora troppo poco il verde a disposizione  dei cittadini, circa 2,57mq a disposizione di ogni abitante di fronte alla  media nazionale che si attesta intorno ai 10mq. Insufficiente anche il lavoro sulla  raccolta differenziata che si ferma al 18% contro la media nazionale delle  grandi città che arriva al 28% (dati 2011 da Ecosistema Urbano XIX di  Legambiente).
Da monitorare il livello di  inquinamento acustico, anche se i limiti sono stati oltrepassati di poco. Nei  giorni di rilevamento del laboratorio mobile, sul limite di immissioni di  livello equivalente di 65 dB (A) in fascia diurna, i risultati del rilevamento  sono stati rispettivamente di 66,5, 63,6 e 61,4 decibel. Per il limite notturno,  che è di 55 dB (A) i risultati sono stati di 57,8, 60,0 e 59,8.
“Le condizioni metereologiche  potrebbero aver influito sul risultato che abbiamo ottenuto – dichiara Luca Ricciardi, responsabile del  LaboratorioQualità  dell’Aria di Italcertifer -. Le precipitazioni e  la direzione del vento sono elementi che possono concorrere alla dispersione  delle polveri sottili nell’atmosfera, agenti che invece non agiscono nella  definizione dell’inquinamento acustico che ha superato il limite previsto dalla  legge, durante la notte. Un’altra osservazione riguarda la coincidenza dei  giorni di campionamento con giorni festivi che non presentavano, quindi, un  traffico particolarmente sostenuto”.
 

Treno Verde è una  campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane

 Main Partner: Enel Green Power

Partner: Renault, Renovo, Weber – Saint  Gobain

Partner tecnici: Kubedesign, Demode by Valcucine

Media partner: Rds, La Nuova Ecologia

Si ringraziano l’Accademia delle Arti e Nuove  tecnologie di Roma e il Museo A come  Ambiente

per l’allestimento della mostra a  bordo del Treno Verde

L’equipaggio del Treno Verde veste Patagonia

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