Caccia F-35. Legambiente: “E ora di dire basta allo sperpero dei soldi pubblici. Il Paese ha bisogno di ben altro”

 “Servono piani di investimenti per la tutela del territorio, del lavoro e della sostenibilità ambientale”

“Da mesi si sta discutendo sull’acquisto dei cacciabombardieri, una scelta incomprensibile che il Governo deve rivedere. È assurdo perdere tempo ed energie su una questione simile, mentre si continuano a chiedere sacrifici agli italiani, il lavoro continua ad essere un problema irrisolto per troppe persone e soprattutto per i giovani. Bisogna avere un’idea nuova del ruolo dell’Italia, che può e deve giocare le sue possibilità di ripresa e il recupero di spazi e credibilità in Europa e nel mondo investendo in modo convinto nell’inno azione, nel contrasto e nella mitigazione dei cambiamenti climatici, nel settore delle materie prime seconde, nella messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico. Queste  sono le vere priorità su cui Governo e Parlamento dovrebbero lavorare ed investire i soldi pubblici. Solo lavorando su questi settori si potrà rilanciare il Paese e dare finalmente avvio ad una fase di crescita”. Così dichiara il Presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza di Legambiente, in vista della discussione sugli F-35 in programma lunedì 15 luglio al Senato, dove saranno esaminati anche le varie mozioni.

E sulla mozione anti F-35 firmata da Felice Casson e da altri senatori del Pd per chiedere la sospensione immediata della partecipazione italiana al programma di realizzazione dell’aereo, l’associazione ambientalista chiede ai senatori di sostenere questa mozione. “I circa 12 miliardi, che verrebbero spesi per il programma degli F35, – conclude Cogliati Dezza – sono una cifra davvero esorbitante. E ora di dire basta a questo sperpero di soldi pubblici e di chiedere che i fondi destinati a questa inutile spesa vengano destinati a vantaggio di altri interventi utili al Paese”.