A Palese non è soltanto l’albero secolare di piazza Magrini ad essere stato trascurato dal Comune. Infatti è il verde pubblico esistente in tutta la Prima circoscrizione amministrativa di Bari, quella di Palese – Santo Spirito per l’esattezza, ad essere stato trascurato dall’Amministrazione barese. E per rendersi meglio conto dello stato di abbandono in cui versano i fusti delle piante dei pochi viali alberati, o delle ancor meno aree verdi esistenti a Palese e Santo Spirito, basta farsi una breve passeggiata tenendo lo sguardo attento al verde pubblico urbano presente in loco. Quasi tutti gli alberi piantati una decina di anni fa sul tratto rifatto del Lungomare di Palese, al tempo dell’amministrazione Di Cagno Abbrescia, necessitano di potatura e di altre piccole manutenzioni, in modo da ripulirli da erbacce e cespugli presenti alla base del tronco. Alcuni alberi necessiterebbero anche di qualche paletto di sostegno, per essere raddrizzati. Ma ciò che richiama ancor più l’attenzione di un osservatore attento è, in viale Vittorio Veneto a Palese, l’elevato numero di aiuole vuote, dove in precedenza vi era un albero evidentemente tolto perché secco e mai rimpiazzato con un nuovo alberello. Una situazione analoga esiste, sempre a Palese, su viale Gino Priolo, che è la denominazione data agli inizi degli anni Settanta al prolungamento di viale Vittorio Veneto, a partire da piazza Renna fino a corso Vittorio Emanuele, cuore storico del paese. E proprio nelle vicinanze di corso Vittorio Emanuele si può notare il massimo livello di abbandono e degrado del verde pubblico locale. Infatti, proprio nel piazzale antistante l’ingresso della nuova sede della Circoscrizione, inaugurata appena tre anni fa, ci sono delle piccole aiuole attualmente invase da erbacce spontanee e piante ormai secche da tempo, che nessuno si mai preoccupato neppure di fare asportare almeno per una semplice pulizia e sistemazione visiva dell’area. Un colmo ancora maggiore è dato dal fatto che sotto l’erba secca si intravedono nelle aiuole dei tubicini di un probabile impianto automatico d’irrigazione realizzato a suo tempo dal Comune con l’appalto di costruzione della sede circoscrizionale. Impianto che evidentemente, visti i risultati, non è mai entrato in funzione oppure, se alla consegna dei lavori è stato collaudato, si è guastato subito dopo senza che nessuno si sia più preoccupato di provvedere a farlo riparare, pur essendo verosimilmente ancora in garanzia. Ed a tal proposito i residenti della zona che hanno da ridire sulla situazione di trascuratezza in cui versa il poco verde cittadino sono in molti, e vanno giù pesantemente con le critiche ricordando che, al momento della costruzione della nuova sede della Circoscrizione, sull’area della vecchia piazza Mercato sono stati abbattuti una trentina di alberi ultraventennali, già belli e folti, che circondavano ed abbellivano l’area, per essere poi sostituiti con degli alberelli insignificanti che stentano a crescere. “Probabilmente – rileva con evidente ironia qualche cittadino – anche questa operazione era stata inserita nel capitolato comunale d’appalto per fare lievitare notevolmente i costi dell’opera”. Inoltre, gli stessi cittadini concludono rilevando: “Evidentemente non è soltanto con il recente bando di concorso per le 11 assunzioni all’Amgas srl che nell’amministrazione Emiliano sono molto graditi i ‘ciambotti’, come il sindaco stesso li ha definiti in suo Tweet su internet”. E se lo dice Emiliano, ex pm-antimafia, che al Comune di Bari anche sotto la sua guida si organizzano ‘ciambotti’…ci dobbiamo davvero credere!
Giuseppe Palella